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Tra cinema e teatro: il programma REP

Beat by Beat e montaggio dinamico


Ruolo - Persona - Character

-Il flusso comunicativo dell' energia attraversa un ponte-


I processi interiori che l' attore/attrice muove per raggiungere e per giustificare la realtà della scena sono gli stessi sia sul palcoscenico sia davanti la macchina da presa; ciò che cambia è lo spazio di comunicazione che i due linguaggi comportano con conseguente diversificazione della forma.

Comprendere e conoscere la differenza tra il mezzo tecnico cinematografico e lo spazio scenico teatrale è l' aspetto fondamentale per calibrare e convertire la recitazione nella giusta direzione: la comunicazione, che in teatro deve necessariamente arrivare fino all'ultima fila degli spettatori (anche essi paganti), sul set si delimita fino all'attore con il quale si dialoga -che sia inquadrato o no- e fino all'obiettivo della macchina da presa in un campo più largo.


L' organicità dell' attore/attrice nel suo complesso psicofisico deve essere quindi allenata e predisposta a destreggiarsi professionalmente e artisticamente al meglio in entrambi gli ambiti.


-L' artista completo contemporaneo non è limitato ad un solo linguaggio-


D: Il lavoro incentrato solo su battute, emozioni o corpo è sufficiente per realizzare quello che il ruolo richiede sul set?


R: La risposta generalmente è no. Lo sviluppo della performance (e del ruolo) ha bisogno di strumenti che completino il processo di scoperta e di incorporazione della parte, ovvero una strategia di espansione individuale "non conscia".

La strategia di analisi nel nostro studio che fornisce gli strumenti per la preparazione e l' allenamento dell' attore/attrice nell'ambito cinematografico è denominata "programma REP no acting".


L' obiettivo del training è il potenziamento del subconscio -la nostra parte creativa, istintiva, ricca e priva di censure conscie-, in grado di espandere e liberare la performance in maniera reattiva senza limiti di logiche pseudo lineari ovvie: rispondere ed agire in modo originale e "imprevedibile" a circostanze e direzioni.



-Il 90% fa scelte che tendono a presentare una performance con punti di riferimento precisi (quello che noi chiamiamo "un prodotto conforme"); il 10% invece non dà alcun punto di riferimento, imprevedibili, originali e autentici nella realtà del momento: fai questa scelta!-



PARLANDO DI UNA REALTÀ PRATICA

Il film è un progetto che viene ideato e realizzato dalla triade "produzione, autore, regista"; si sviluppa su "carta" o "idea visiva": script/sceneggiatura. Il primo approccio che l' attore/attrice ha con il progetto filmico, carta in mano, è appunto la sceneggiatura: da questa e con questa inizia a lavorare.



-Leggere, valutare e scoprire la sceneggiatura dai suoi aspetti compositivi-


L' attore/attrice deve scavare a fondo, non lavora sulle parole stampate in superficie, ma al contrario "indaga" a dissigillare e scoprire la realtà immaginaria che vi è nascosta dietro: questo è il principio di scoperta del ruolo, l' anello di congiunzione tra attore e persona/character (personaggio).


Conoscere e comprendere il testo, il pensiero dell'autore, le condizioni del momento, la premessa drammatica, l'epoca, la classe sociale e la psicologia risultante del personaggio: assorbire la prima fase, lasciare l' ordine logico analitico dei "perché", scoprire beat by beat.



-È sottinteso che ci stiamo riferendo ad uno script ben scritto.-


La scelta seguente e la strategia si basa sul no acting: perché, come, oltre l'opera.

Alla ricerca di una performance individuale unica.



Alcuni punti del programma REP


  1. Un primo approccio con la tecnica di "lettura a freddo Rep". Una pratica che consente di leggere un testo per la prima volta eliminando e riducendo sensibilmente gli errori già in prima lettura.

  2. Voce naturale diretta.

  3. Esplorazione dello script e del ruolo.

  4. Immagine cinestetica e sensazioni.

  5. Tecniche di dialogo, monologo e battute: flusso e tecnica "clip e frame".

  6. Dare e avere/Irradiare e ricevere: le fasi di stimolo e reazione SAEF.

  7. Assorbimento.

  8. Composizione scenica e montaggio dinamico beat by beat.

  9. Costruzione della Persona/Character: 1 perché 2 come 3 oltre l' opera.

  10. Posa e atto fotografico: il cinema è un atto fotografico.

  11. L' attore deve conoscere e familiarizzare con il set e, cosa molto importante, conoscere il tipo di linguaggio utilizzato dal regista.

  12. Conoscenza degli elementi del linguaggio cinematografico al fine di calibrare al meglio la performance attoriale: piani, blocking, fotografia, reverse, posizione volto e asse di sguardo.


La pratica di questo tipo di lavoro è una tecnica di "lavoro con il copione" e si compone di due parti iniziali in schema:



Prima parte

  1. L' approccio al copione e studio della scena a freddo

  2. Face to face: battute e direzione.

  3. Montaggio dinamico



Seconda parte

  1. Blocking

  2. Realizzazione scena

  3. Training video intensivo



Il training Rep allena e perfeziona l' attore/attrice sulla rapidità di esecuzione e sulla ricerca di una performance originale e autentica. Frutto di oltre dieci anni di lavoro e collaborazioni con network e produzioni cine-televisive.


La grande performance si costruisce con la pratica






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